La Fibromialgia è oggi una delle più invisibili e misteriose sindromi dell’apparato osteo-artro-muscolare.
Il dolore diffuso e cronico ha importanti risonanze a livello mentale e corporeo-emotivo.
L’Analisi Bioenergetica, come tecnica e come psicoterapia, a tal proposito, può esplicare le sue potenzialità applicative. Come psicoterapia olistica considera ogni individuo il prodotto di una complessa rete di fattori: la predisposizione genetica, le influenzali ambientali remote e presenti, gli stress affettivi e le situazioni invalidanti attuali. Nel comprendere il funzionamento psichico il terapeuta specializzato in Analisi Bioenergetica fa un’analisi della struttura corporea, cognitiva, emotiva ed ideativa.
Il dolore diffuso e intenso riferito dal paziente fibromialgico viene talvolta non capito correttamente o misconosciuto (ipocondria, ansia, depressione, attacchi di panico….) oppure diagnosticato solo attraverso i sintomi riferiti dal paziente perché gli esami clinici (prelievi, TAC, ecografie…) sono pressochè inutili.
Il dolore viene percepito dalla persona fibromialgica in modo abnorme (iperalgesia) anche in presenza di stimoli che normalmente non provocano dolore (allodinia).
Le algie si localizzano a livello dei TRIGGER POINTS (punti grilletto) cioè delle aree ipeirritabili nel muscolo scheletrico.
L’area dolorante alla compressione può determinare risonanze di dolore in altre zone e può favorire fenomeni neurovegetativi ( vertigini, sudorazione, deficit di attenzione, disturbi del sonno, disturbi della sfera sessuale…).
I “punti grilletto” possono essere attivi quindi doloranti oppure silenti limitando la funzionalità e la reattività muscolare. Quelli attivi sono più frequenti nei muscoli del collo, dei cingoli scapolari e nei muscoli masticatori.
Possono essere attivi anche nel trapezio, nello scaleno, nello sterno- cleidomastoideo e nel quadrato dei lombi.
Nelle sedute individuali di psicoterapia bioenenergetica la persona affetta da fibromi algia riferisce spesso una riacutizzazione del dolore in seguito ad un affaticamento psico-fisico o in seguito ad un raffreddamento.
La persona verbalizza un disagio invalidante la cui origine, anche se invisibile o inesistente, è profondamente radicata nel suo ‘corpo vissuto’.
Tale tensione muscolare può essere ricondotta alla ‘CORAZZA MUSCOLARE’ descritta da W. Reich, padre di tutte le psicoterapie corporee.
L’uomo per Reich è prigioniero di un impedimento che blocca il fluire delle emozioni e delle sensazioni. L’energia si blocca in alcune aree del corpo divenendo così aree di tensione emotiva.
La corazza muscolare per Reich e per Lowen, pschiatra ideatore dell’Analisi Bioenergetica, limita la libera espressione dei sentimenti riducendo quindi l’amore e il piacere di vivere.
L’esperienza corporea-emotiva nella seduta di psicoterapia Bioenergetica con la persona fibromialgica testimonia il valore terapeutico della respirazione consapevole e del lavoro espressivo neuromuscolare.
Oltre alle esperienze espressive e di contatto con il proprio Sé, la Psicoterapia Bionenergetica prevede anche un contatto dolce che il terapeuta può offrire come sostegno che aiuta a centrarsi e ad organizzarsi contro la compensazione psico-corporea. Il dolce contatto basato sul “principio del minimo stimolo” può attivare un processo di autoregolazione e correzione emotiva, psichica e somatica.
Lowen afferma il principio dell’unità funzionale mente-corpo: ciò che succede nella mente, succede anche nel corpo e viceversa.
A mio avviso l’Analisi Bioenergetica, a differenza delle terapie fisiche (ultrasuoni, TENS, laser, ionoforesi) comunque necessarie e soddisfacenti, risulta essere un trattamento rieducativo, correttivo e insieme un sostegno delicato ma profondo alla sofferenza vissuta dalla persona affetta da fibromialgia. L’ascolto delle sensazioni che abitano nel corpo può rappresentare un rifugio dal tormento del dolore, dalla disperazione e dalla confusione.
L’esperienza Bioenergetica è possibile anche in gruppo nella Classe di Esercizi di Bioenergetica la quale prevede un lavoro corporeo di carica, scarica, mio rilassamento e una condivisione finale dove l’espressività del singolo individuo incoraggia quella gruppale.
Dott.ssa Alessandra Vecci
Psicologo Psicoterapeuta
Analista Bioenergetica